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Cambiamenti!

Ce ne sono stati molti negli ultimi 5 anni che hanno stravolto completamente la mia vita. Cambiamenti che mi hanno insegnato  un amore diverso, incondizionato. Cambiamenti che hanno modificato il mio modo di essere. So che non dico niente di nuovo quando dico che l’amore per i figli è qualcosa che ti lascia senza fiato, l’amore per i figli è dedizione completa fino ad annullare quasi la tua identità. Ma ultimamente qualcosa è cambiato, ho deciso di riprendere parte della mia identità. Ci sto lavorando! Ho deciso che  dedicherò una parte del mio tempo a ciò che mi piace, alle mie passione come il cibo, la fotografia e il blog. La mia confort zone, un posto che mi ha regalato molto.

Due anni dall’ultimo post, gli amici continuano a dirmi che si sono stufati delle stesse foto e continuano a chiedermi ma quando lo aggiorni? Vogliono ricette e consigli perchè hanno scoperto una sensibilità al glutine, per amici celiaci o per pura curiosità. Ho sempre risposto che la blog sfera è piena di blog gluten free fighissimi e continuo a sponsorizzare il mio sito preferito che è “Glutenfreetravelandliving”. Ma gli amici sono amici e sono affezionati al mio blogghino. 10 anni sono tanti e anche io ci sono affezionata quindi oggi si torna a postare e spero di riuscire a farlo più spesso rispetto all’ultima volta!!! E per l’occasione gli ho regalato un abito nuovo nuovo.

Oh christmas free il libro di Gluten free travel e living

Anche quest’anno è arrivata. Viene molto annunciata, ma arriva veramente quasi di nascosto, riparandosi dalle luci e dai lustrini, dalle decorazioni invadenti e gli annunci televisivi. E’ arrivata l’epoca del Natale. C’è chi la ama e chi la odia, ma di sicuro non passa innosservata.
Noi ci schieriamo tra gli amanti del Natale.

Pettole e i tag “senza glutine”!

Una premessa prima di parlarvi di questa buona pizza fritta. In questi giorni si è molto discusso con altre blogger che si occupano di gluten free sul tag “senza glutine” che ormai popola il web e sull’uso errato dello stesso. Volevo scrivere un post su questa cosa ma La Gaia Celiaca mi ha preceduto e quindi vi rimando a lei e al suo post fantastico per i chiarimenti sulla gestione di una pietanza senza glutine. Voglio solo riportare una citazione dal suo post che mi è piaciuta molto:

.Su questo punto dovrebbero prestare particolare attenzione coloro i quali, non celiaci, pubblicano ricette sul web dichiarandole senza glutine. Noi celiaci ce la caviamo, e sappiamo, più o meno, sbrogliarcela con le problematiche che ci riguardano, ma per i non celiaci le cose non stanno così. Supponiamo che una persona che non è celiaca e non ha persone vicine celiache, si trovi a dover cucinare per un celiaco. È un appassionato di cucina, legge i food-blog, e su un blog trova una ricetta contrassegnata come senza glutine; di quel blog si fida particolarmente, perché gli piace quello che scrive, perché le sue ricette gli hanno sempre fatto fare una gran bella figura, perché ha un sacco di lettori. Supponiamo anche che la ricetta sia frutto di una collaborazione con qualche famosa ditta di prodotti senza glutine, che in qualche modo così ci mette la faccia, la propria credibilità. Questo insieme di cose fa sì che la persona che legge la ricetta si fida, e pensa che vada tutto bene. Ma se nella ricetta non sono date tutte le indicazioni che ho scritto sopra, potrebbe non andare bene per niente, e chi ci rimette è la salute del celiaco di turno il quale nella migliore delle ipotesi potrebbe avere un forte mal di pancia, nella peggiore una delle innumerevoli complicanze della celiachia, determinate proprio dall’assunzione di glutine, anche in minima quantità. Noi celiaci siamo molto felici se i blogger glutinosi pubblicano ricette adatte a noi, ma chiediamo che quando si mette il tag senza glutine su una ricetta, lo si faccia con coscienza, ovvero dando le indicazioni necessarie (in particolare sugli ingredienti) perché quella ricetta sia effettivamente adatta a un celiaco….

Questa non è assolutamente una polemica ma una richiesta di maggiore attenzione nei confronti di persone che hanno una condizione di vita diversa da quella comune.

Qualcosa che mi tiri sù!!!

Questo è un periodo NO! A volte si vengono a sapere cose che non vorresti sapere e che ti mettono di fronte ad una realta che pensavi diversa. Ho 37 anni, mi sento ancora una ragazzina, ma ieri purtroppo ho scoperto di non esserlo più e di avere poco tempo per alcune cose. Situazioni non gravi ma che ti cambiano la vita ! Il tempo passa e anche se lo spirito è quello di una ragazzina il tuo organismo no.  Insomma come dice il Bianconiglio:” Presto che è tardi!!!”.

In una situazione del genere, che ti butta un po’ giù, non ci starebbe male un dolcetto di questo tipo: un bel rotolo tiramisù. Ho preparato questo rotolo prima di Natale, volevo fare un tiramisù diverso e volevo evitare le uova crude nella crema.  Per la base ho usato una pasta biscotto al caffè e per la crema ho preparato la camy cream, credo sia una ricetta dell’Araba felice, fatta con mascarpone e latte condensato.

Donna Hay: mince pie

Un’altra ricetta e un’altro libro.Le Mince pie, un dolce inglese tipico della tradizione  Natalizia. Una leggenda racconta che è il cibo preferito di Babbo Natale.

Wikipedia dice:

E’ tradizione lasciare un piattino con una o due tortine sul bordo del caminetto (accompagnato da un bicchierino di brandy o di sherry e da una carota per la renna) come ringraziamento affinché le calze di Natale siano ben riempite di doni. Sempre secondo la tradizione, quando si prepara il ripieno per le mince pie bisogna sempre girare l’impasto in senso orario; girando in senso antiorario, infatti, si attirerebbe la cattiva sorte per l’anno a venire”

La ricetta non arriva da una signora inglese ma  da una delle più  famosa  Donne australiana: Donna Hay. Dal libro Christmas queste tortine sono semplici da preparare e molto gustose. Io ho fatto alcune modifiche. La ricetta originale prevede l’utilizzo della pasta brisée, io ho preferito usare della  frolla preparata con meno zucchero. Per il ripieno ho usato solo un tipo di uvetta anzichè due e non ho usato le mandorle a filetti ma noci a pezzi e pinoli. Ho preferito il  rum al posto dello sherry e ho aggiunto delle spezie come cannella e noce moscata.

Stained glass stars cookies…

…così li chiama la grande Martha Stewart nel suo libro Cookies. Un bel libro tutto sui biscotti, le ricette sono circa 170, divise in varie catogorie: biscotti light, chewy,crumbly, sandy e molti altri ancora. La parte bella di questo libro è quella finale, Martha da consigli su come preparare confezioni e pacchetti per i nostri biscotti. Insomma un bel libro dall’inizio alla fine, peccato che sia tutto in inglese e le ricette siano tutte in cup, tablespoon, teaspoon, pound e stick! E’ faticoso convertire le ricette :). La ricetta di queste stelline però non arriva da Martha ma bensì dal nuovo libro di Sigrid. La Donna Hay de noi altri, come la definisce la mitica Fiordisale. Ed effettivamente il suo nuovo libro è molto stile DH, il libro è  elegante, interessante ma soprattutto semplice. Regali golosi è uno di quei  libri che non deve assolutamente mancare nella libreria culinaria di casa.

Vanillekipferl

Voi a Natale non vi regalate niente??? Io si, a volte mi faccio non uno ma più regali. L’altro giorno mentre cercavo delle formine tra gli scaffali di Beretta ho notato una strana teglia, una teglia per i vanillakipferl. Ero indecisa se acquistarla o no ma ovviamente non ho resistito. Quando sono tornata a casa ho mollato subito i pacchetti, ho acceso il computer e con google traslate ho provato a tradurre la ricetta tedesca riportata sulla confezione della teglia dei vanillakipferl. Non ho avuto molto successo, google è riuscito a tradurmi solo parte della ricetta. Quindi sono passata all’opzione due cercare una ricetta dei vanillakipferl in teglia e magia, l’ho trovata nel forum di cookaround. Mi sono messa subito all’opera per testare il mio nuovo giocattolo ed ecco i vanillakipferl.