Prima di partire per la Thailandia, sfogliando la Lonely Planet, mi sono resa conto che in molti posti del paese organizzavano corsi di cucina. Così controllando il programma di viaggio ho visto che Chang Mai era il posto migliore per farlo, vista la sosta di 4 giorni. Tra le decine di alternative la scelta del posto è stata casuale. La scuola si chiamava Asia Scenic Thai Cooking, si trovava vicino all’ albergo dove alloggiavo e dalla finestra della mia stanza potevo vedere il loro orticello. Bel posto ma se dovessi scegliere ora opterei per delle lezioni di cucina in campagna o in una azienda agricola come la Thai Farm Cooking School. Il corso è iniziato alle 9 del mattino ed è finito alle 15.30, il costo 900 bath (18 euro), numero dei partecipanti 10 di nazionalità diverse. Ah dimenticavo! Al corso c’era anche il mio uomo, mi serviva come interprete, anche se ho scoperto che in cucina è più bravo di me. Il corso è iniziato con la scelta dei piatti che ognuno di noi voleva cucinare, 7 in totale per ogni partecipante. Una volta deciso il menù, Mam l’insegnante del corso, ci ha portato nell’orto della casa. L’orto era ricco di verdure ed erbe aromatiche, tutte coltivate biologicamente da Mam e family.
Seconda tappa: il mercato. Qui la nostra teacher ci ha fatto vedere i vari noodles che vengono utilizzati nella cucina Thai. Noodles di riso freschi, noodles all’uovo e glass noodles, quest’ultimi sono noodles trasparenti e sono fatti di farina di fagioli mug. Poi il riso altro ingrediente fondamentale della cucina thai. Il riso comunemente uato è il jasmine. Al maercato lo si puo trovare in grosse ceste di vimini, in base all’anno di raccolta. In ultimo un giretto per le bancarelle del mercato in cerca di ingredienti particolari.
Terza tappa: preparazione dei piatti. Il primo piatto cucinato è stato il Pad thai. Il Pad thai consiste in un piatto di noodles di riso freschi saltati in padella con pollo o gamberi, tofu fritto, germogli di soia, uova e spezie.
Il secondo piatto: un insalata di glass noodles con pomodori, cipolla, peperoncino, erba cipollina e coriandolo. Nella foto vedete anche gli spring rolls e sopra la sequenza di preparazione cucinati da un’altra coppia. Il bello del corso era anche questo, il fatto di aver scelto dei piatti non precludeva di poter assistere alla preparazione di altri piatti. Un’altra cosa positiva del corso era l’avere a disposizione un piano cottura tutto tuo e quindi non era l’insegnante a cucinare ma direttamente tu con la guida dell’insegnante.
Terzo piatto: curry. I curry preparati sono stati 5. Siamo partiti preparando la pasta di curry rossa e verde, base di molte zuppe thai. In un mortaio abbiamo pestato e macinato vari ingredienti freschi e spezie fino ad ottenere una pasta. Poi con l’aggiunta di altri ingredienti abbiamo preparato altri tre curry: il panang, pasta di curry rosso con aggiunta di arachidi, il massaman pasta di curry rosso con aggiunta di spezie varie come la canella, il coriandolo, il lemongrass etc etc, in ultimo il khaw soi paste, curry rosso con aggiunta di curry in polvere.
Con la pasta di curry abbiamo preparato queste due zuppe: la Tom yum e la Khaw soi. La tom yam è una zuppa molto celebre in thaila
ndia, speziata e acida. Gli ingredienti che la compongono donano alla zuppa un aroma pungente. Una delle mie preferite. La zuppa khaw soi non l’ho potuta assaggiare perchè fatta con noodles di frumento. Ho voluto comunque prepararla perchè mi piacevano gli ingredienti che la componevano e sopratuttto i noodles fritti come elemento finale.
ndia, speziata e acida. Gli ingredienti che la compongono donano alla zuppa un aroma pungente. Una delle mie preferite. La zuppa khaw soi non l’ho potuta assaggiare perchè fatta con noodles di frumento. Ho voluto comunque prepararla perchè mi piacevano gli ingredienti che la componevano e sopratuttto i noodles fritti come elemento finale.
Sesto piatto: pollo con anacardi. Un semplice pollo saltato in padella con verdura, anacardi e ovviamnete peperoncino.
In fine i dolci: sticky rice con mango e banana fritta. Lo sticky rice è un tipo di riso chiamato glutinoso perchè ricco di amido. Viene cotto prima al vapore e poi nel latte di cocco e zucchero di palma. Si serva con mango tagliato a tocchetti o a strisce.
La banana fritta invece viene fatta una pastella con farina, cocco fresco grattuggiato, zucchero di palma, semi di sesamo e latte di cocco. Si impastella la banana e poi si frigge in olio caldo.
Questo è il libricino molto carino con tutte le 24 ricette del corso che ci hanno regalato e lei è la nostra teacher Mam.