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A lezione con lo chef: Maurizio Santin

Il giorno 13 e 14 gennaio ho partecipatoi ad un interessante corso di pasticceria sul cioccolato. Gli organizzatori di questo e di altri corsi sono due splendide persone che condividino la passione per la cucina, Roberto e Francesca. I corsi si svolgono al Teatro 7 in via Thaon di Revel al 7. Avevo già partecipato ai loro corsi e mi erano piaciuti molto. Mi era piaciuta l’atmosfera di allegria e convivialita che si era venuta a creare. Il corso era stato tenuto da Andrea Provenzani, cuoco del Liberty. Andrea, nei due giorni di corso, ci aveva insegnato a preparare un menù completo per ogni serata. Servire una cena dall’antipasto al primo, preparata in sole tre ore è possibile ed Andrea ce l’ha dimostrato. Dopo le preparazioni ci siamo dedicati all’assaggio, seduti comodamente al tavolone del Teatro 7, il tutto accompagnato da buon vino :D. Mi sono davvero divertita e quindi, quando poi mi si è presentata un’altra occassione per poter partecipare ad altre due giornate di corso non mi sono tirata indietro. Una settimana prima del corso Francesca mi aveva contattato chiedendo se ero ancora disponibile a partecipare. Uno degli iscritti aveva dovuto disdire l’iscrizione. Non potevo lasciarmi sfuggire questa occasione anche perchè questa volta il protagonista del corso era lo chef/pasticcere Maurizio Santin. Santin detto anche il Cuoco nero è uno dei più bravi pasticceri d’Italia, un uomo burbero e severo ma che nasconde un cuore tenero, tenero come il ripieno del suo gateaux al cioccolato! Maurizio ci ha insegnato a preparare 8 dolci al cioccolato, dolci elaborati come il cannolo aperto e la coppa martini di foresta nera. Siamo partiti dalle basi, pan di spagna, frolle e creme fino all’assemblaggio dei dolci. Mentre noi eravamo con le mani nel cioccolato, Francesca, Roberto e Chef Cicciolo, si occupavano della cena. Risotto con carciofi e mazzancolle la prima sera e zuppa di pesce la seconda. ed ecco le meraviglie preparate durante il corso. Manca un dolce, la mousse di cioccolato bianco, la foto era terribile e mi vergognavo troppo ad inserirla nel post.

Zimtsterne

Ciò che mi rilassa di più è preparare biscotti. Impastare, stendere, dare una forma, infornarli, decorarli e poi mangiarli è il mio modo per scaricare lo stress di tutti i giorni. Questi biscottini li volevo preparare per la produzione di pensierini natalizi, ma non avendo avuto tempo ho rinviato il tutto per la Befana. La mia produzione natalizia è quindi diventata produzione “befanizia”.La calza sarà riempita con Zimtsterne e altre buone cosucce. La ricetta originale arriva dal blog di Tuki. Io l’ho modificata leggermente. Ho sostituito la bacca di vaniglia con la noce moscata e ho fatto i biscottini un po’ più spessi, 1 cm anzichè mezzo.