E che cavolo!!!!

IMG_5442

Credo di soffrire di un lieve disturbo bipolare in questo periodo! Alterno momenti di allegria a momenti tristi, molto tristi. Non pensavo di reagire così di fronte ad una determinata situazione, pensavo di conoscermi bene, ma fondamentalmente non mi conosco abbastanza. Una amica mi ha detto che determinate situazioni sono come i lutti, c’è il momento della tristezza e dello sconforto ed il momento in cui si reagisce e si torna alla normalità. Forse il paragone è un po’ esagerato ma pensandoci bene ha ragione, io sono nella prima fase sconforto e tristezza. Spero che la seconda arrivi presto, voglio tornare ad essere la persona positiva e solare di sempre. Nel frattempo evito di deprimermi cucinando, e questo è un guaio, perchè cucino in quantità industriali e di conseguenza mangio! Non potevo essere una di quelle persone che quando sono depresse sono inappetenti. No, ovviamente! Meno male che a fine mese parto per un bel viaggetto verso oriente con l’uomo della mia vita!

Ed ecco il mio piatto coccola,  una zuppa di broccolo e colatura d’alici. Per la ricetta originale andate da lei.

1 broccolo
2 patate medie
1 porro
1 spicchio di aglio
brodo vegetale
colatura di alici qualche goccia per piatto
oliod’oliva
sale
pepe

Lavare il broccolo dividere il broccolo a cimette. Pelare le patate e tagliarle a dadini, lavare il porro e tagliarlo a rondelle e tritare uno spicchio di aglio. In un pentolino, far soffriggereil porro e l’aglio con un filo di olio d’oliva, aggiungere i dadini di patata e lasciar cuocere il tutto per 2-3 minuti. Aggiungere le cimette di broccolo e lasciare  insaporire per un paio di minuti mescolando, infine coprire il tutto con del brodo. Portare a ebollizione e cuocere per 20 minuti. Quando la zuppa è cotta, frullarla per un paio di minuti finché non diventa bella cremosa. Servitela con qualche goccia di colatura di alici, non di più perchè a un sapore molto deciso, del prezzemolo e sale e pepe.

14 Comments

Add Yours
  1. 1
    emilia

    Dai non abbatterti, momenti bui ci sono e ci saranno ma la cosa fondamentale è trovare SEMPRE IL SORRISO.
    Buona la tua minestra, brava.
    Ti auguro un buon proseguimento 🙂

  2. 2
    Tinny

    Non consola, ma se ho capito (e penso di sì), siamo di più di quanto si possa pensare, discrete la maggior parte. Depressa ed arrabbiata lo rimarrai per parecchio e, checchè ne dicano (soprattutto poi quelle che hanno avuto la strada mediamente in pianura) è giusto così, perchè sei tu che devi metabolizzare e nessuno può capire. Poi passerà, non del tutto, ma andrà. Quindi prenditi i tuoi momenti di megainc… e goditeli perchè ripeto, è giusto così. Un abbraccio.

  3. 7
    saretta

    Nemmeno io ho mai perso l’appetito nella tristezza….e comunque posso capitare perdiodi così, al cosa importante è cercare di capire che succede e gestire la cosa.LA prospettiva di un viaggio(e che viaggio!) dovrebbe sistemare tutto.Che foto che zuppa!un abbraccio

  4. 10
    Sarah FragolaeLimone

    Ti auguro di tornare prestissimo nella tua fase positiva, e che non oscilli più con quella triste… Oltre ad essere brutta, è anche piuttosto stancante un tale saliscendi emozionale! La vacanza sarà un vero toccasana. 😉

  5. 11
    lagaiaceliaca

    carissima anna,
    mi dispiace leggerti così, si capisce che stai passando un periodo non facile. sappi, per quel poco che può contare, che qui troverai sempre il nostro sostegno, anche se so bene che un sostegno virtuale di alcune sconosciute conta il giusto nei momenti veramente difficili.
    in compenso vedo che non hai perso la tua maestria in cucina, e soprattutto la voglia di cucinare. dici che lo fai per “affogare la depressione nei sughi”, ma io lo trovo comunque un buon segno, se la depressione fosse al top forse non avresti nemmeno voglia di cucinare.
    fatti coccolare dal tuo compagno, goditi il viaggio (aspettiamo il reportage fotografico con ansia, sarà sicuramente bellissimo!) e noi ci godiamo le tue meraviglie.

    notazione culinaria: ho scoperto la colatura d’alici da pochissimo, ad una cena da urlo in un ristorante slow-food dove tutta giocata sul pesce cosiddetto povero, e mi è piaciuta tantissimo. mi piacerebbe tanto usarla in cucina…

  6. 12
    ivana

    Ciao Anna!
    Non ti conosco di persona, ma mi spiace molto sentirti così abbattuta. Penso che tutti nella vita attraversino momenti simili, solo che c’è chi ha il coraggio di parlarne e chi invece finge bene e si chiude a riccio. A me è capitato, e di solito mi rifugiavo nel cibo (più di quanto già facessi). Sono fasi che passano, non preoccuparti.
    Se hai bisogno e voglia di parlare scrivimi. Un abbraccio forte, Ivana

  7. 13
    caterina

    ciao carissima anna,ti leggo spesso,se ti può consolare sono triste da tempo e spero davvero che passi in fretta,ho da poco terminato di cuocere dei biscottini” copiati” dal tuo ricettario…almeno domattina non faccio colazione con biscotti della farmacia!! ciao

Rispondi